mercoledì 20 febbraio 2013

Mai visti né sentiti




Era d'Aprile, dolce sentire, un anno fa
CATANIA - Undici condanne e otto assoluzioni: è questo il bilancio della sentenza della prima sezione penale del Tribunale di Catania a conclusione del processo su presunte tangenti per la costruzione del nuovo ospedale Garibaldi e del centro residenziale per studenti universitari 'Il Tavoliere' che avrebbe dovuto realizzare l'Iacp etneo.


I giudici, tra gli altri, hanno condannato a due anni e sei mesi di reclusione il senatore e sindaco di Bronte, Pino Firrarello (FI), per corruzione e turbativa d'asta, e invece assolto il presidente della Commissione agricoltura di Palazzo Madama, il senatore Nuccio Cusumano (Udeur).


A entrambi non è stato invece contestato il capo di imputazione di concorso esterno in associazione mafiosa.


Il Tribunale ha anche condannato a quattro anni di reclusione, a cinque di interdizione dall'attività e a un anno di libertà vigilata l'imprenditore Giulio Romagnoli.




Il Tribunale ha disposto anche la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica di Catania per valutare l'ipotesi di contestare nuovi capi d'accusa al senatore Firrarello sulla valutazione di intercettazioni ambientali in cui un esponente di spicco del clan Santapaola Giuseppe Intelisano parlerebbe del senatore.


Il Tribunale ha assolto Michele Cavallini, Rosario Furnò, Salvatore Gennaro, Giuseppe Intelisano, Rosario Puglisi, Ignazio Sciortino, Giuseppe Ursino e il senatore Nuccio Cusumano.




I giudici hanno invece condannato Giuseppe Cicero a un anno e sei mesi, pena sospesa; Valerio Infantino a un anno; Roberto Mangione a due anni e sei mesi; Fabio Marco a tre anni e sei mesi; Franco Mazzone a quattro anni e sei mesi; Gaetana Piccolo a tre anni e sei mesi; Vincenzo Randazzo a un anno; Mario Seminara a quattro anni; Angelo Tirendi a due anni, pena sospesa; Giulio Romagnoli a quattro anni; e il senatore Pino Firrarello a due anni e sei mesi.


Il collegio ha anche riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni morali e materiali all'impresa di costruzione Fratelli Costanzo e all'azienda ospedaliera Garibaldi.




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