venerdì 30 maggio 2014

Scajola: per Matacena, Renzi meglio di Letta. Ma si sbagliava. La segretaria conferma i rapporti con Vincenzo Speziali.

L'ex ministro Scajola accusa l'imprenditore Speziali di aver organizzato l'intervento di un consigliere di Gemayel per ottenere l'asilo politico in Libano del latitante Amedeo Matacena.
"Speziali mi propose un incontro con Chiara Rizzo (moglie di Matacena, ndr) ed un consigliere di Gemayel per affrontare l'argomento" dell'asilo politico ad Amedeo Matacena.

Lo ha detto Claudio Scajola nell'interrogatorio ai pm del 16 maggio scorso. Il testo inizialmente secretato è stato depositato in cancelleria a Reggio Calabria. Anche nella nuove versione presenta numerosi omissis. Depositata anche una lettera di Claudio Scajola ai legali di Matacena. Su carta intestata della Camera dei Deputati suggerisce la linea da seguire per ottenere l'asilo. Parla di consegna diretta all'ambasciata di Roma. Infine, Scajola, annota: "ciò dovrà essere compiuto immediatamente dopo l'insediamento del nuovo esecutivo". Frattanto, il tribunale della Libertà ha liberato Roberta Sacco, segretaria di Scajola, era agli arresti domiciliari, per scadenza dei termini della carcerazione preventiva. Importante il suo contributo alle indagini.

- "Confermo di essere stata contattata dal dott. Speziali. Mi aveva anticipato che sarebbe arrivato un documento riservato per Claudio Scajola". Afferma Roberta Sacco, nel corso dell'interrogatorio di mercoledì scorso, riferendosi al fax in lingua francese e attribuito a Gemayel fattole vedere dai pm. "Ricordo - rivela la segretaria di Scajola - di aver sentito parlare del dott. Vincenzo Speziali quando Scajola era ancora ministro: non ricordo in che epoca ciò avvenne".

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