domenica 31 agosto 2014

Hayat, quel piccolo miracolo nel Mare Nostrum




Hayat ha una nuova famiglia.

 La bimba siriana sfuggita miracolosamente al naufragio nel quale sono annegati i suoi giovani genitori è stata affidata ad un nucleo familiare che si prende cura di lei in attesa della definizione delle procedure di adozione. Come dire, non è la sua famiglia definitiva, ma è un caldo approdo con un padre, una madre e dei fratellini. L’hanno accolta tra loro per puro spirito di solidarietà, in attesa del l focolare definitivo.

Il presidente del Tribunale dei minori di Catania, Maria Francesca Pricoco, segue personalmente tutte le fasi dell'affidamento di questa bimba di un anno. Coordina le indagini per scoprire se esistano in Europa parenti della bimba che possano crescerla in un ambiente culturale simile al luogo dove è nata e dove non le è stato garantito il diritto di crescere.

Hayat è viva per miracolo. E' un miracolo della vita. Tant'è quel nome, in siriano vuol dire vita, le è stato regalato dall'uomo che l'ha salvata.

Haimed, un gigante buono. La loro barca, un peschereccio, è affondata in 35 minuti. Almeno cento migranti sono annegati. Haimed, nuotando tra i flutti, ha notato quel corpicino su una trave di legno, l'ha raccolta e l'ha portata a bordo di nave Fenice. Poi, mentre sul ponte della corvetta si affastellavano 24 corpi senza vita, i sopravvissuti sono stati trasbordati su altre navi. Vivi tra i vivi.

Hayat non ha mai smesso di abbracciare il gigante buono. Haimed l'ha tenuta all'ombra. L'ha portata in giro tra i sopravvissuti nel tentativo di trovare i genitori che aveva conosciuto durante la traversata da Zuwara sino a 18 miglia dalla costa Libica dove il peschereccio è entrato in avaria.

Nulla, padre e madre spariti. A terra si sono separati. Il presidente Francesca Pricoco le ha subito trovato una famiglia a termine.

Investigatori e volontari delle Ong, fanno a gara per rintracciare i parenti dei bimbi superstiti. Due fratellini, un maschietto e una femminuccia, 11 e 8 anni, hanno perso la madre e due fratellini in un altro naufragio. Due bimbe hanno riabbracciato la madre finita in carcere in Libia per aver perso il velo. L'hanno rintracciata i volontari di Save the Children.

Mentre altri bimbi morivano in mare, mentre Hayat sfuggiva alla morte per miracolo. Madre e figlie sono tornate insieme. Lontano dai flash e dai riflettori, com'è nello stile del tribunale dei minori di Catania.



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